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Ecco come proteggere il drone dagli uccelli.


Droni e minidroni / sabato, Ottobre 10th, 2020

Sempre più dronisti sia professionisti che hobbisti mi scrivono per capire come proteggere il drone dagli uccelli.

Ebbene sì! Questi fantastici oggetti volanti sono spesso bersaglio dei volatili!

Ma come possiamo proteggere il drone dagli uccelli?

Ecco, prima di rispondere alla domanda, dobbiamo scavare per capire il perchè un uccello è attratto da un drone?

Ci possono essere più motivazioni che portano i volatili in collisione con i droni.

Ah dimenticavo! nel 98% dei casi il vostro drone precipita al suolo o peggio ancora in acqua o su dei punti sensibili.

Con l’articolo odierno, voglio aiutare i miglia di dronisti a prevenire i danni da una collisione, spesso non calcolata.

Un pilota di droni per operazioni critiche sicuramente saprà che nell’analisi del rischio bisogna inserire anche la presenza dei volatili.

Perchè questo? Il perchè è dato dalla moltitudine di specie di uccelli presenti nel cielo.

Sostanzialmente possiamo fare due grandi distinzioni:

  • prede;
  • predatori.

La preda può venire in collisione con il nostro SAPR se ci avviciniamo troppo alla sua traiettoria di volo.

I predatori possono attaccare gli APR perchè li immaginano “appetitosi”, vulnerabili o semplicemente perchè li incuriosiscono.

Non sai come pubblicizzarti?

A parer mio è più probabile che un predatore attacchi un drone ma non è da escludere anche il caso della preda che prova a difendersi.

Arriviamo al nocciolo della questione: come proteggere il drone dagli uccelli.

I droni in continua evoluzione tecnologica, ad oggi non presentano un sistema automatico di difesa dai volatili.

Infatti, anche i phantom, gli esacotteri o droni più grandi, sono vittime di incidenti con i volatili.

Ecco i miei consigli per evitare i maledetti volatili che potrebbero farci perdere migliaia di euro:

  1. Inserire modalità sport, condurre delle manovre veloci e verso l’alto.

    Gli uccelli che vogliono attaccare il drone, difficilmente saranno pronti ad un cambio di direzione e comunque non avranno la forza di seguire un drone che muove alla velocità sport.

  2. Ripetere l’azione, per assicurarsi che non ci siano altri uccelli intenzionati ad attaccare il drone.

    Purtroppo il nostro amico pennuto potrebbe non stancarsi e non essere solo.

  3. Durante le ripetizioni, controlla l’area e pian piano avvicina il drone alla tua posizione (che potrebbe essere diversa dall’home point).

    Questo ci serve per far scendere verso di noi il drone ed evitare di essere attaccati dall’uccello/i.

  4. Volate alto (nei limiti imposti dalla legge italiana se siete in Italia).

    La maggior parte dei predatori, per cercare la preda non volano a 100 metri, bensì a quote più basse.

  5. Usa gli stikers sul tuo drone e rendilo meno “naturale” possibile.

    Solitamente i colori usati per i droni sono il grigio, il nero, il color cromo, carbonio, ecc. ma diversi test hanno evidenziato una sostanziale diminuzione di interesse da parte dei volatili per i colori giallo, arancio, blue, verde (colori accesi e forti).

  6. Applicate anche degli adesivi rappresentanti occhi arrabbiati, denti o becchi agguerriti.

    Potrebbe apparire come il drone di un ragazzino creativo ma le statistiche e i dronisti preparati sapranno a cosa mi sto riferendo.

  7. La chicca conclusiva sarebbe un dispositivo capace di emettere onde sonore ad alta frequenza.

    Il problema di questo sistema, sarebbe l’aumento di peso e il cambio di aerodinamicità del velivolo. Oltre al fatto che non abbiamo una certezza di reazione per tutte le specie di volatili e si potrebbe ottenere l’effetto contrario.

Dopo questa rapida carrellata di consigli su “come proteggere il drone dagli uccelli” per evitare che il nostro drone cada a picco mi appresto a riassumere e concludere.

Riassumendo, nel momento in cui un uccellaccio ha individuato il nostro drone, e noi, durante il nostro bel volo VLOS (nella maggior parte dei casi), lo abbiamo capito, dobbiamo assolutamente effettuare uno switch su modalità sport per essere più rapidi, condurre delle manovre più o meno imprevedibili da parte del volatile o più volatili e salire di quota.

Una volta arrivati ad una quota ragionevole (potrebbero bastare circa 30 metri al di sopra dell’uccello nervoso), dobbiamo avvicinare il drone il più possibile a noi e meglio ancora in un area sgombera da cose o persone.

Arrivati a questo punto possiamo procedere con l’abbassamento di quota e l’atterraggio.

Concludendo, se vi è piaciuto questo articolo (che ben presto tratterò sul mio canale dimostrativo e informativo youtube) vi invito a condividerlo.

Inoltre se vi è capitato di avere incontri ravvicinati con dei pennuti, scrivetelo nei commenti, mi piacerebbe approfondire l’argomento su un video informativo.